SENECA: LE "EPISTULAE MORALES AD LUCILIUM"
MAPPA CONCETTUALE
LE "EPISTULAE MORALES AD LUCILIUM"
Le "Epistulae Morales ad Lucilium" sono
124 lettere divise in 20 libri.
Come dice il titolo, hanno come argomento principale problemi di filosofia morale.
La loro composizione va dal 62 al 65, gli anni del ritiro dalla politica.
Lo scopo ė guidare l'amico e discepolo Lucilio (e i posteri, i futuri lettori) sul cammino verso il raggiungimento della saggezza (la "sapientia").
I mezzi sono: 1 la parenesi (esortazione e incoraggiamento) all' "otium" filosofico (cioè dedicarsi al raggiungimento della "sapientia"); 2 le riflessioni su
argomenti di filosofia morale, riguardanti cioè atteggiamenti, comportamenti e decisioni; 3 riferimenti a episodi e situazioni reali come spunto per le riflessioni, come si fa nelle lettere
private.
L'atteggiamento di Seneca verso Lucilio è quello di una guida affettuosa e rispettosa della libertà del discepolo, il quale viene sempre spinto ad essere "maestro di
se stesso" attraverso l'auto-analisi (o "esame di se stessi"). Seneca, infatti, facendo spesso auto-critica, dice di non aver raggiunto la saggezza, ma di essere ancora in cammino, anche se più
avanti di Lucilio.
Le caratteristiche di questa opera sono: 1 la "letterarietà" cioè sono lettere reali ma non "private", in quanto sono scritte anche per essere lette da tutti; 2 l
'asistematicità", cioè i passaggi da un argomento all'altro sono liberi e spontanei; 3 l' "intimità", un tono confidenziale (come se fossero lettere private); 4 la presenza frequente delle
"sententiae", brevi frasi che esprimono efficacemente importanti verità.
I temi trattati sono soprattutto quattro: 1 la "sapientia"; 2 l' "otium"; 3 il tempo; 4 la morte.
Le Epistulae sono divise in due parti: nella prima Seneca usa un metodo più semplice di insegnamento, adatto ai principianti come lo era Lucilio allora, e prevale la
parenesi all' "otium", con "sententiae" conclusive quasi in ogni lettera; la seconda parte è più adatta ad un Lucilio diventato maturo, e quindi è più impegnativa, con trattazioni estese su
singoli argomenti.
Nelle Epistulae infine emerge l'auto-ritratto di Seneca, cioè : 1 un uomo che a tarda età ha finalmente avuto il coraggio di dedicarsi
pienamente all' "otium"; 2 uno stoico "aperto" che cita spesso l'autore "anti-stoico" per eccellenza, Epicuro; 3 un filosofo che si prepara alla
morte liberandosi dalla paura di essa.