SENECA: L' "APOKOLOKYNTOSIS"
L’APOKOLOKYNTOSIS
L' "Apokolokyntosis", come genere letterario
appartiene alla cosiddetta "satira menippea", caratterizzata da un misto di versi e prosa, di serio e scherzoso, con temi morali, assenti però in Seneca.
In realtà questo si può considerare un "pamphlet" cioè uno sfogo di Seneca contro il suo ex -persecutore, l'imperatore Claudio.
Per quanto riguarda il significato della parola greca "apokolokyntosis" si ipotizza che sia una parola inventata, un incrocio scherzoso tra "apo-theosis"
(divinizzazione) e "kolokynta" (zucca), simbolo della stupidità, cioè Claudio, quindi il significato sarebbe "divinizzazione di una zucca".
La trama riguarda il destino dell'imperatore dopo la morte, esattamente dopo la proclamazione della sua divinizzazione da parte del Senato. Seneca "racconta" che
dopo il suo arrivo tra gli dei Claudio non viene riconosciuto ma rimandato indietro sulla terra e poi ancora più sotto cioè agli inferi dove viene attaccato da tutte le sue ex vittime e fatto
schiavo da un suo ex liberto.
Lo stile è vario, colloquiale, scherzoso e a volte feroce.