MARZIALE: VITA, POETICA E OPERE MINORI - VIDEO

MARZIALE: VITA E POETICA - MAPPA CONCETTUALE

MARZIALE: OPERE MINORI - MAPPA CONCETTUALE

MARZIALE: VITA, POETICA E OPERE MINORI - TESTO

      MARZIALE: VITA E POETICA

Marziale nasce a Bilbilis in Spagna nel 40 dopo Cristo; si trasferisce a Roma nel 64 e lì svolge l'attività di poeta e "cliens" cioè "cliente": i clienti erano coloro che, essendo di bassa condizione sociale, si mettevano al servizio, in cambio di protezione, di cittadini importanti che diventavano i loro "patroni", e infatti Marziale cerca di ottenere la protezione di patroni e mecenati e, in particolare, si rivolge agli imperatori Tito, Vespasiano, Domiziano, Nerva e Traiano, di cui fa l'elogio. Ritorna in Spagna nel 98 per ritirarsi nella sua villa di campagna e muore nel 103.

Per quanto riguarda la sua poetica, Marziale polemizza contro l'epica contemporanea rappresentata da autori come Stazio e Silio Italico, ritenendola vuota e superata, mentre è favorevole alla descrizione della realtà quotidiana, soprattutto dei "mores" cioè i comportamenti umani, negli aspetti più volgari e osceni, che comunque non rispecchiano il suo essere; infatti, come dice egli stesso: "licenziosa la mia pagina, onesta la mia vita".

Il suo scopo è intrattenere e divertire, ma senza esprimere alcun giudizio morale, in particolare la sua aggressività non è rivolta mai verso singole persone ma verso i loro vizi, difatti egli dice: "risparmio le persone, parlo dei vizi".

MARZIALE: LE OPERE MINORI

Per quanto riguarda le opere minori di Marziale c'è da dire anzitutto che il suo genere letterario è l'epigramma, caratterizzato da varietà di argomenti e da brevità.

La prima opera è il "Liber de spectaculis" che comprende 30 epigrammi ed è stato composto in occaasione dell'inaugurazione del Colosseo, nel 80 dopo Cristo. L'argomento infatti è proprio costotuito dagli spettacoli del circo, e lo scopo è innanzitutto quello di glorificare l'imperatore Tito e poi anche conservare la memoria di quella esperienza straordinaria.

La seconda e la terza opera minore sono gli Xenia e gli Apophoreta, entrambi legati all' occasione dei Saturnali, le feste di fine anno di Roma, in cui si usava scambiarsi dei regali.

Gli Xenia sono 127 epigrammi costituiti, come gli Apophoreta (che sono 223), da biglietti di accompagnamento, nel primo caso di regali personali come oggetti, libri animali, schiavi, mentre nel secondo caso di regali estratti a sorte durante un banchetto dei Saturnali. Entrambi hanno un tono leggero e scherzoso.